venerdì 9 marzo 2012
La mia quarta recensione è di ANGELI NELL’OMBRA di Becca Fitzpatrick,il seguito del romanzo che ho letto alla velocità della luce.
Sarà perché mi appassiona tanto e il terzo l’ho quasi finito. Questo secondo me è migliore del precedente. La scrittura è sempre piacevole e ben orchestrata,ma c’è un approfondimento psicologico su Nora che mi attira moltissimo. Esce fuori la dicotomia universale di un rapporto affettivo: amore/gelosia . Per Patch è ovvio, ed è un sentimento che sembra divorarla di pagina in pagina ,accompagnato dalla paura e dalla rabbia,mentre il loro rapporto si deteriora lentamente fino alla rottura per comportamenti ambigui di lui. “-Ti amo!- gli gridai dietro-Ti amo!Ti amo!- Ma era come se avessi le sabbie mobili in gola: più cercavo di tirar fuori le parole,più venivano trascinate giù”. Infatti Patch si avvicinerà a Mercie Miller,una persona molto sgradita a Nora e questo la farà soffrire immensamente e le farà perdere fiducia nel suo angelo custode. Nuove notizie sulla mitologia dei nephilim e comparirà un altro personaggio,tale Scott che cercherà di prendere il posto di Patch il quale darà prova dell’angelo caduto che si è lasciato alle spalle “Non gli ho rotto la mascella, ma se ti mette una sola mano addosso sarà la prima di una lunga serie di cose che gli romperò!” . Troppo giusto!Fa un po’ pensare ad Edward su Eclipse quando Bella si rompe una mano.(Non ci fate caso.. sono team Edward). Sul finale c’è un cliffhanger davvero inaspettato che apre il via al seguito che mi sta lasciando perplessa. Ma non c’è da preoccuparsi perché la coppia non scoppierà come sembra all’inizio,ma sarà più forte di prima e romantica da morire “Mi voltai,assorbendo il calore del suo corpo. Patch mi sollevò il mento e mi baciò: fu un bacio caldo,che mandò in circolo un brivido di piacere […….]-Ti amo- mormorò tra i miei capelli –in questo momento sono più felice di quanto non sia mai stato-“ Come si fa a non innamorarsi del modo in cui scrive la Fitzpatrick?Rende i sentimenti vivi ed ognuno di noi riesce quasi ad immedesimarsi nel ruolo di Nora. Io ho provato le stesse emozioni della protagonista mentre leggevo di come lo osservava insieme a Mercie ”Mi piantai le unghie nei palmi delle mani,cercando di concentrarmi su quel dolore e non sull’umiliazione e la sensazione di soffocamento che provavo”. Okay. Anche questo consigliatissimo.
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