Recensione per La corsa delle onde di Maggie Stiefvater. TRAMA: Succede ogni autunno, sull'isola di Thisby. Dalle gelide acque dell'oceano si spingono a riva i cavalli d'acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gare si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Sean Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest'anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.
Era da un po’ che non mi capitava fra le mani un romanzo autoconclusivo e particolare come questo. A partire dall’incipit che già di per sé cattura l’attenzione
“E’ il primo giorno di novembre e quindi,oggi,qualcuno morirà”.
In questa semplice frase viene catturata tutta l’essenza del libro. Sin dai primi capitoli sembra di essere catapultati davvero su di un altro mondo dove la paura e l’asprezza della vita di tutti i giorni fanno da padrone. Siamo sull’isola di Thisby dove gli uomini vivono di pesca e lottano contro la natura stessa. Quando arriva l’autunno,su questa terra che a visto morire molte persone compaiono i capaille uisce ,una sorta di cavalli terribili e letali che escono dal mare e uccidono gli abitanti. Sono creature terribili e crudeli ,quasi impossibili da domare eppure tutti li guardano con ammirazione e terrore tanto da aver creato in loro onore la Corsa dello Scorpione. E’ questa una spaventosa gara in cui si cimentano i giovani dell’isola cavalcando questi temibili cavalli catturati lungo le spiagge. Da principio non riuscivo ad apprezzare questo libro perché la scrittrice era troppo prolissa e ciò di cui parlava si discostava molto dalla trama che avevo letto. Chi cerca una grande storia d’amore rimarrà un po’ deluso,ma non posso fare a meno di elogiare la Stiefvater per aver creato un’immagine davvero evocativa di quest’isola e delle creature che la popolano. E’ impossibile non rimanere atterriti dalla potenza e dalla crudeltà di questi cavalli marini che nella realtà dei fatti sono così per loro stessa natura.
L’atmosfera di Thisby è inquietante e misteriosa. E’ tutto cupo. Il paesaggio,il mare,la gente. Mi è sembrato davvero di sentire l’odore del sale sulla spiaggia. La storia è raccontata dal punto di vista dei personaggi principali Kate Connolly(Puck) e Sean Kendrick. Ognuno di loro ci fa provare emozioni diverse e ci fa vivere situazioni diverse che a circa metà del libro si intrecciano indissolubilmente. Kate e Sean sono due spiriti forti con un passato doloroso di perdite familiari. Kate vive con i fratelli (Gabe e Finn)di cui uno(Gabe) è intenzionato a lasciare l’isola. Questo per Puck è un duro colpo perché Thisby è la sua vita. Sono prossimi allo sfratto e hanno bisogno di soldi. E’ questa la ragione principale per l’iscrizione alla gara. Sean invece adora il cavallo che ha addestrato da una vita Corr e sogna di poterlo acquistare dal proprietario (Benjamin Malvern)che gli permette di cavalcarlo e di allenare i suoi capaille uisce. Sean è il vincitore della Corsa dello scorpione da quattro anni ed è forse il più bravo di tutti a domarli. Ma resta in disparte e si lascia tiranneggiare da Malvern solo per Corr. All’inizio è difficile apprezzare i continui dettagli e le descrizioni di tutto ciò che si trova sull’isola,così come si fatica ad apprezzare i due protagonisti che sono duri e segnati dalla vita seppure così giovani. Ma pagina dopo pagina è impossibile non soffrire con le loro paure o ammirare il loro temperamento battagliero e il loro orgoglio.
L’atmosfera di Thisby è inquietante e misteriosa. E’ tutto cupo. Il paesaggio,il mare,la gente. Mi è sembrato davvero di sentire l’odore del sale sulla spiaggia. La storia è raccontata dal punto di vista dei personaggi principali Kate Connolly(Puck) e Sean Kendrick. Ognuno di loro ci fa provare emozioni diverse e ci fa vivere situazioni diverse che a circa metà del libro si intrecciano indissolubilmente. Kate e Sean sono due spiriti forti con un passato doloroso di perdite familiari. Kate vive con i fratelli (Gabe e Finn)di cui uno(Gabe) è intenzionato a lasciare l’isola. Questo per Puck è un duro colpo perché Thisby è la sua vita. Sono prossimi allo sfratto e hanno bisogno di soldi. E’ questa la ragione principale per l’iscrizione alla gara. Sean invece adora il cavallo che ha addestrato da una vita Corr e sogna di poterlo acquistare dal proprietario (Benjamin Malvern)che gli permette di cavalcarlo e di allenare i suoi capaille uisce. Sean è il vincitore della Corsa dello scorpione da quattro anni ed è forse il più bravo di tutti a domarli. Ma resta in disparte e si lascia tiranneggiare da Malvern solo per Corr. All’inizio è difficile apprezzare i continui dettagli e le descrizioni di tutto ciò che si trova sull’isola,così come si fatica ad apprezzare i due protagonisti che sono duri e segnati dalla vita seppure così giovani. Ma pagina dopo pagina è impossibile non soffrire con le loro paure o ammirare il loro temperamento battagliero e il loro orgoglio.
Non sono la classica coppia romantica, né c’è il tipico colpo di fulmine. Il loro amore è fragile,crepita tra i capaille uisce ed esplode nella gara finale ma non con triangoli o scene sensuali. E’ quasi un amore sublimato e forgiato nell’asprezza di quell’angusta terra. Non è solo l’amore fra due persone,ma anche per la famiglia,per la propria terra,per quelle piccole cose che rendono felici i comuni mortali. La scena più bella e che mi ha fatto battere il cuore è senz’altro quella in cui hanno cavalcato insieme su Corr. La Stiefvater è in grado di trasportare con la mente e con il cuore chiunque(splendida in Shiver). Puck ,intrepida e dal grande cuore, cavalcherà contro Sean per poterlo vincere. Non userà un capaille uisce ma il suo semplice cavallo(Dove). E mentre si preparano per la grande corsa sarà proprio Sean a istruire Kate col suo grande talento. Un finale mozzafiato che mi ha fatta trepidare neanche fossi stata lì. La paura di veder morire uno dei due ,la rabbia per il figlio di Malvern,mi hanno accompagnata fino al taglio del traguardo. L’aggressività di quelle feroci creature è stata forse la componente più agghiacciante di tutto il libro. Bastava un attimo di distrazione per vedere morire qualcuno. Crudo nella quotidianità ,letteralmente sanguinario. Nessun abbellimento e sentimenti veri, forti, di grande impatto. Coraggio, ambizione, rispetto, orgoglio, determinazione, dedizione. Tutto sapientemente mescolato per creare un romanzo non proprio poetico ma comunque ben scritto e da cui è impossibile togliere gli occhi. Una magia oscura e ammaliante . Grosso punto dolente è senz’altro il titolo che sostituisce quello originale, The scorpio race, molto più appropriato. La cover invece mi piace,è semplice e d’effetto.
Maggie Stiefvater:Maggie Stiefvater (Harrisonburg, 18 novembre 1981) è una scrittrice statunitense di romanzi di genere urban fantasy destinati ad un pubblico di adolescenti e giovani adulti.Ha frequentato il l'Università di Mary Washington a Fredericksburg (Virginia) laureandosi in storia. Attualmente vive in Virginia, dove è sposata con due figli
Serie
Books of Faerie:
Whisper (Lament: The Faerie Queen's Deception, 2008)
Destiny (Ballad: A Gathering of Faerie, pubblicato in Italia il 21 luglio 2011)
Serie I Lupi di Mercy Falls:
Shiver, 2010 (Shiver, 1 agosto 2009)
Deeper, 2010 (Linger, luglio 2010)
Forever, settembre 2011 (Forever, luglio 2011)
Altri romanzi:
La corsa delle onde (The Scorpio Races, pubblicato in Italia nel settembre 2012)
An Infinite Thread (2008, inedito in Italia)
Kiss Me Deadly (1 agosto 2010, inedito in Italia)
The Raven Boys (2012, primo libro di una quadrilogia ancora inedito in Italia
Mi è piaciuto molto questo libro!!!! :)
RispondiEliminacomplimenti all'autrice!!!
Io ho amato questo romanzo. Amato. (Se ti interessa trovi qui la mia Inter(re)view)
RispondiEliminaHo trovato quest’isola così piena di misteri, con un’atmosfera cupa, magica e ammaliante che mi ha subito affascinato. E questa Corsa dello Scoprione, pregna di crudeltà, speranze e sogni infranti mi è sembrata così affascinante che non ho potuto evitare di divorare questo libro.
Non parliamo poi di Puck e del mio amore Sean, tormentato dal suo amore per Corr, che però è anche la sua maledizione.
Tanto di cappello - ancora una volta - alla Stiefvater.
Rainy