lunedì 1 ottobre 2012

Prima recensione per Fuoco nel fuoco di Christine Feehan. TRAMA: Dahlia Le Blanc possiede un dono straordinario, un dono che però, a volte, può trasformarsi in un maledizione: la telepatia. È per questo che ha deciso di isolarsi dal resto del mondo e di vivere lontano da tutto e da tutti. Eppure, proprio quando le sembra di aver finalmente raggiunto la tranquillità mentale ed emotiva, la sua vita viene stravolta per sempre. Per un motivo che neanche lei riesce a comprendere, Dahlia è infatti diventata il bersaglio di un gruppo di spietati assassini. Improvvisamente per lei nessun luogo è sicuro, nemmeno il suo rifugio segreto, e la sua unica speranza si chiama Nicolas Trevane, un soldato dal passato oscuro cui è stato affidato il compito di proteggerla. Secondo volume della serie Ghostwalker,soldati sottoposti volontariamente ad un esperimento scientifico e in grado di comunicare fra di loro con il pensiero. Nella storia precedente,Lyly scopre le azioni del padre e decide di ritrovare tutte le bambine coinvolte nel progetto. Nicolas è il soldato scelto per recuperare Dahlia. E’ un personaggio freddo e distaccato all’apparenza. E’ un’ancora,uno dei pochi in grado di stabilizzare i compagni in difficoltà ed è perfetto per riportare a casa Dahlia i cui poteri sono fortemente instabili. Si crea subito un rapporto stretto,essendo la ragazza vissuta sola e con pochissimi contatti. Un rapporto che sfocia in un breve lasso di tempo in una passione “bruciante”(nel vero senso della parola perché insieme creano fuochi d’artificio!) a cui nessuno dei due è preparato a cedere per ovvi motivi. Ma stavolta è il protagonista maschile ad usare la parola amore e quello femminile a scappare a gambe levate. Ricco di azione e non meno di sentimenti . Un eccellente approfondimento psicologico unito a una buona dose di scene hot che servono per lo più a rendere più intensa la storia fra Nicolas e Dahlia. I Ghostwalker sono tutti presenti e aiutano a spezzare il ritmo del racconto creando dialoghi divertenti e pieni di ironia. Un’ottima ambientazione fa da sfondo ad una storia intrigante. Come sempre la Feehan sa il fatto suo e onestamente parlando è un vero peccato che abbia interrotto la serie per proseguire quella dei vampiri carpaziani che risulta più monotona. Spero in un seguito,perché visti i primi due volumi sono davvero ottimi lavori. Quattro stelline.

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