domenica 28 ottobre 2012
Ventiduesima recensione per Promesse nella notte di Maggie Shayne.TRAMA: Lucille Lanfair ha dedicato la propria vita allo studio della cultura sumera, ma non avrebbe mai immaginato che tradurre la profezia contenuta in un'antica tavoletta in caratteri cuneiformi potesse cambiare per sempre la sua vita. L'unico lato positivo dell'avventura in cui si trova coinvolta è la presenza dell'affascinante e misterioso James William Poe, un vampiro dal viso d'angelo, dotato di poteri inimmaginabili. Lucy sa che il suo destino è salvare l'anima di quel bellissimo immortale dalle tenebre che minacciano di inghiottirlo. Perché fallire significherebbe l'estinzione dei vampiri e le spezzerebbe il cuore. Ma il suo amore sarà abbastanza forte da salvare l'uomo che ama e tutta la sua razza?
Decimo romanzo della serie Wing of the night. Stavolta i protagonisti sono i figli di Amber Lily ed Edge. In particolare troviamo l’anima gemella di James William che ha abbandonato la famiglia perché non vuole riconoscere la sua natura di vampiro. E’ un ragazzo forte,con il dono di poter guarire le ferite delle persone. Ed è questo che fa. Durante la notte va a curare i malati negli ospedali. Poi scopre di essere in grado di riportare in vita i morti,almeno quelli a cui è successo da poco di andare oltre. Sul suo camino incontra la studiosa Lucy che è una delle poche persone in grado di tradurre la storia del suo popolo. Grazie a lei James riporterà in vita il primo vampiro della storia ma sarà proprio questa la causa della distruzione dei suoi cari. Accanto a lui Lucy scoprirà la passione e anche di essere una Prescelta. Il romanzo si chiude lasciando aperto la questione della sorella di James,colei che dovrà fronteggiare il male vero per salvare il mondo. Ho notato che la parte romantica di queste storie sta decisamente scomparendo ed è un vero peccato. Domina l’azione e un intreccio sapientemente costruito. Una scrittura sempre serrata che tiene col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Non manca la componente hot ma pur sempre molto marginale. Ancora un buon lavoro. La cover è carina. Non si discosta molto da quella americana.
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