venerdì 6 aprile 2012

La mia quarta recensione è per Hourglass di Claudia Gray,terzo volume del ciclo di Evernight. Finalmente Lucas e Bianca stanno insieme ma sotto la Croce nera ,ignari che Bianca è un vampiro. Cosa che ho trovato assurda visto che questi cacciatori sanno riconoscere i vampiri in un attimo. Ma una volta scoperti i due innamorati fuggono . Vic ,Ranulf e Balthazar li aiuteranno. E finalmente i nostri protagonisti consumeranno la loro prima volta insieme sotto le lenzuola”Mi piaceva guardare Lucas,mi piaceva toccarlo e la delicatezza con cui lui mi toccava. Ogni volta che mi sentivo nervosa o non sapevo cosa fare,mi dava un bacio e la paura svaniva […]Mio, pensai. Era lo stesso tipo di fame che mi travolgeva quando volevo il suo sangue, ma migliore, perché in quel modo potevo bere, bere e bere senza fermarmi. Il bisogno folle di morderlo era sparito, rimpiazzato da qualcos’altro, qualcosa che non aveva niente a che fare con la natura vampiresca ma con l’essere vivi. Finalmente, dopo anni di desiderio, Lucas mi apparteneva davvero”. Forse una delle scene più dolci dei tre libri. Descrizione molto casta e adatta alle adolescenti. Da qui in poi precipitano gli eventi perché Bianca si ammala perché non è solo la sua natura vampiresca a reclamarla,ma ci sono anche gli spettri(legati ai genitori di lei da un patto) e Lucas si sacrificherà per la vita del suo amore. Ma poi?Poi si passa ad Afterlife. Stavolta il romanzo è una vera tragedia. In tanti l’hanno paragonato a Giulietta e Romeo e in effetti di loro ce n’è molto. Muoiono i protagonisti e poi ritornano trasformati in ciò che odiano di più. Il soprannaturale diventa dominante e trascina verso l’ineluttabile finale che non mi intriga come speravo. Gli altri personaggi compaiono a tratti come presenze di poco valore,ci sono troppi cliffhanger che sì,lasciano a bocca aperta,ma rendono il romanzo pesante e triste. Forse più del precedente. Facciamo una stellina,ma mi aspettavo di più da questa serie.

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