sabato 3 novembre 2012
Quarta recensione per Devilish di Dorotea De Spirito.TRAMA: Vittoria e Guglielmo, un angelo senza ali e un demone. L’amore che non conosce confini li ha uniti una volta, ma una minaccia ora incombe sul loro destino. Un’antica leggenda preannuncia il risveglio delle anime nel giorno in cui si romperanno i confini tra il mondo degli angeli e l’Averno. Per salvare il proprio amore Vittoria si ritrova di fronte al bivio tra la vita di Guglielmo e la salvezza della propria anima.
Eccoci nuovamente catapultati nel mondo degli angeli e dei demoni con il secondo e conclusivo libro della serie Angel di Dorotea De Spirito. Siamo di fronte allo spaccato di una Viterbo contemporanea e brulicante di umani e non umani. La protagonista è ancora Vittoria ,l’angelo senza ali accompagnata dal bel Guglielmo,il demone buono. Intorno a loro ruotano i personaggi del romanzo precedente. Ginevra,temporaneamente a Londra per riprendersi dalla storia con Lorenzo,Paride,nuovo angelo alleato,Lorenzo ancora in crisi per Ginevra. Ma la pace temporaneamente guadagnata con il ritorno di Eva agli inferi dura ben poco.
Vittoria è felice e terrorizzata dai sentimenti che prova per Guglielmo e al tempo stesso comincia a soffrire a causa di dolori alla schiena. Un volo in aereo e ci ritroviamo per le vie di Londra per riportare Ginevra a casa. Si avvicina Samhain e un’antica profezia su di un libro introvabile rivela che il primo novembre il regno dei demoni si aprirà a quello umano. Soltanto l’Iride sarà in grado di fare da mediatrice tra i due mondi , liberare dalla dannazione l’anima di un demone e impedire che Viterbo si riempia di creature infernali. Una trama ricca di colpi di scena con un finale al cardiopalma. Mi piace poter dire che il romanzo ha mantenuto la qualità del precedente. E’ leggero,fresco,conquista sin dalle prime pagine. Perde un po’ del romanticismo che mi aveva affascinata all’inizio,ma non manca di stupire e soprattutto di farsi apprezzare.
Vittoria appare da principio debole e insicura “…Ma evidentemente anche il più puro degli amori,alla fine,si arrende di fronte a mille difficoltà …”,provata ancora dalla sua dubbia natura di angelo ,ma durante la storia acquista spessore,si tempra e si erge in una battaglia finale che mi ha fatta trepidare per molte pagine. Una delle sorprese più piacevoli di questo romanzo è stata la presenza vitale di una Viterbo antica e moderna.
Ritroviamo tutti i personaggi rincorrersi per le vie e cercare la Stamperia Inesistente nelle fondamenta della chiesa di Santa Maria della salute,scopriamo la fontana del Sacrario ribollire di acqua nera,impazziamo nel localizzare uno dei palazzi di Piazza della morte dove avviene il combattimento finale e guarda caso realizziamo che il Bulicame (che ci fa passare tutti i dolori con le sue acque calde)non è altro che la porta dell’Averno.
Chi l’avrebbe mai detto che Viterbo ci potesse riservare tante sorprese? Per chi come me abita in zona è stato molto divertente riconoscere questi luoghi visti di persona. In Devilish non ci facciamo mancare niente . Che ne dite di un bel viaggio all’inferno?E’ lì che Vittoria dovrà superare tre prove e fronteggiare Cerbero,un’arpia e un serpente ombra per avere accesso a Thanatos e scoprire cosa renderà libero il suo adorato Guglielmo. Una trama articolata che perde molto a causa della brevità dello scritto.
Tutto sembra troppo veloce e sfugge quasi al controllo del lettore. Si passa da una situazione ad un’altra con una rapidità impressionante. Non si ha tempo di fermarsi a riflettere e comunque molti argomenti potevano senz’altro essere approfonditi. La figura dell’Iride e delle sue potenzialità è soppiantata interamente dal desiderio di liberare Guglielmo da un destino che lo vede ritornare negli Inferi.
La dolcezza del primo bacio scompare nella preoccupazione del domani e l’ambizione di creare una coppia dolcissima e affiatata si trasforma in una spasmodica ricerca di salvezza che spegne il lato femminile di Vittoria per esaltare la guerriera dalle ali iridate. Forse è stato il mio lato romantico a non permettermi di assegnare quattro stelline.
Ma garantisco le tre per le rocambolesche avventure in cui vengono coinvolti i personaggi che con grande solidarietà e aiutati da tutta la popolazione di Viterbo fronteggiano l’orda di demoni che cerca di prendere il sopravvento. Un Thanatos un po’ troppo caritatevole e una Eva che ha perso di smalto sminuiscono quello che poteva essere un finale molto più cruento.
Una prosa forse meno carica del romanzo precedente fa da cornice a questa storia che si conclude con la consapevolezza che … “L’amore non è solo un demone. L’amore è un demone quando fa urlare e soffrire. E’ un angelo quando ti aiuta e ti prende per mano…”
CITAZIONE PREFERITA:In inglese si dice to fall in love,come se l’atto dell’innamorarsi fosse qualcosa di imprevedibile,un incidente inaspettato,impossibile da prevedere o evitare. Uno sgambetto beffardo del destino.
Dorotea De Spirito ha ventuno anni. Frequenta il secondo anno del corso di laurea in Lettere all’Università Cattolica di Milano. Ha esordito con Mondadori nel 2008 con il romanzo "Destinazione Tokyo Hotel", ottenendo subito un grande successo di pubblico 25.000 copie e cinque ristampe in pochi mesi. Con Mondadori ha pubblicato Dream (2011), Angel (2009) e Destinazione Tokyo Hotel (2008).
Serie Angel
1. Angel, 2009
2. Devilish, 2012
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