lunedì 16 aprile 2012
La mia decima recensione è per Il principe vampiro - Magia nera di Christine Feehan,il quarto della serie dei carpaziani. Ho atteso con ansia di leggere la storia di Grigori e purtroppo sono rimasta un po’ delusa. Okay che la Feehan scrive bene,continuo a ripeterlo,ma dopo tre libri sta diventando molto ripetitiva con la questione dell”compagna di vita”. Stavolta è il protagonista ad imporre se stesso ad Savannh Dubrinsky,la figlia dei protagonisti del primo romanzo. Grigori le ha donato il suo sangue nel grembo della magre legandola da subito contro ogni volontà. Le è stata vicina da bambina sotto forma di lupo,l’ha protetta e poi le ha lasciato 5 anni prima di reclamarla. Ma Savannh è indomita,selvaggia,non vuole sottomettersi a lui e Grigori sa che senza di lei diventerà un vampiro. Finirà per sottometterla con un oscuro segreto. Lui non è realmente sicuro che lei sia la sua compagna di vita. Tra scontri con vampiri,passeggiate lungo il fiume,nuove amicizie,Savannah renderà molto più umano Grigori che riconoscerà in lei il vero amore da principio negato. La luce della sua vita .Pagine e pagine di descrizione,dialoghi infinite nelle loro menti che forse si potevano evitare . Il tutto infarcito con così tante scene hot che ci sono rimasta male. Era troppo carico e il protagonista,tanto decantato negli altri romanzi come saggio,potente e giusto ha fatto la figura del maniaco, insaziabile e violento di una passione esplosiva. Mi è piaciuta invece Savannah nella sua determinazione e compassione. Da principio insicura e spaventata si è trasformata poi nel vero sostegno di Grigori,colui che non aveva mai avuto bisogno di nessuno. Il suo candore,la sua voglia di vivere,il suo entusiasmo,il suo umorismo,fanno di lei il vero personaggio portante del libro. E alla fine sarà Grigori,pur nella sua autorevolezza e possessività(“non chiedermi qualcosa che non posso concederti. Ti darei la luna se la volessi,mia cara,ma non posso permetterti di correre alcun pericolo”) a soccombere ad un sentimento mai conosciuto prima che non solo gli permetterà di rivedere i colori,ma gli permetterà anche di acquistare un po’ dell’umanità che credeva di aver perduto per sempre nei secoli bui dei suoi combattimenti ”Grigori seppellì il viso tra i suoi capelli per nascondere l’improvvisa ondata di emozioni da cui rischiava di essere sopraffatto. Fu avvolto dal profumo dei fiori e dell’aria fresca. Dunque era questo ciò che aveva cercato per tutti quei secoli. Divertimento. Senso di appartenenza. Qualcuno con cui condividere risate e provocazioni,in modo che anche i momenti più difficile della vita potessero sembrare bellissimi. Savannah era diventata parte di lui e Grigori non sarebbe mai più riuscito a tornare alla squallida e vuota esistenza di prima. Non sarebbe più stato in grado di vivere senza di lei”. Purtroppo stavolta solo due stelline. Troppo lungo e ripetitivo.
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