lunedì 23 aprile 2012
La mia quattordicesima recensione è per Vampiri a Manhattan di Mega Cabot. L’idea di partenza mi sembrava buona,ma scorrendo le pagine non mi è piaciuto per niente. La storia è scritta in modo insolito,salta da un argomento all’altro come in un film. Racconta di Meena ,una ragazza che abita a Park Avenue e che lavora come autrice di una delle serie d’America più amate,Isatiable. Da un giorno all’altro vede sfumare la sua promozione in favore di una sua collega fissata con il fitness e la dieta. Non solo Meena ne rimane delusa,ma si arrabbia perché le chiedono di introdurre nella storia i vampiri a cui lei non crede e che non le piacciono affatto. Meena ha uno strano dono. E’ in grado di prevedere la morte delle persone che incontra . Vive con un fratello in crisi adolescenziale e con un cane che si chiama come il protagonista delle serie 24. Una fantasia allucinante!Una notte viene salvata da un attacco di pipistrelli da un bellissimo uomo,il principe Lucian Antoniescu(figlio addirittura di Vlad).. Lui è bello,galante,gentile e pieno di mistero e oltretutto non riesce a vedere come morirà(quanto mi puzza di Twilight e True blood voi non potete immaginarlo) . Lo incontra di nuovo ad una festa della sua amica e non riesce a resistergli lasciandosi andare ad una notte di passione. Ma lei non sa chi è l’uomo che ha conosciuto e di cui si è perdutamente innamorata. Nonostante Meena si renda conto che Lucien ha qualcosa di strano sarà tale Alaric (mi puzza anche del Diario del vampiro) Wolf a rivelarle la vera identità del suo spasimante. Alaric appartiene alla guardia Palatina,è biondo,bello e forte. Meena dovrà scegliere se odiare Lucien e credere nel loro amore. Di per sé l’ho trovato molto banale. Forse la scrittura non mi è piaciuta. Troppo piena di dialoghi e carente in descrizione. Direi poco bilanciata. Unico punto che ha dato un po’ di verve è la sottile ironia che domina tutta la storia con il fratello di lei sempre pronto a salvare il mondo ,ma che non sa tenersi un lavoro , il cane nevrotico che esce fuori sempre nei momenti meno opportuni e il fratello rumeno di Lucien,avido di potere. I personaggi non hanno spessore, a parte Meena e Lucius rimane per lo più un mistero. La storia d’amore è priva di qualsiasi filo logico e di poesia ed il tutto è narrato da diversi punti di vista che mi hanno scombussolata parecchio. Mi è sembrata artificiosa,forzata e sul finale mi ha lasciata insoddisfatta. In pratica la monotonia mi ha stesa. Ho faticato a finirlo e mi dispiace perché le recensioni sembravano buone. Una misera stella.
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Ciao ^_^ io devo dire invece che questo libro l'ho trovato carino, non mi è dispiaciuto, come anche il secondo.... anche se un pò di Twilight qualcosina mi ci ha puzzato ^^
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