sabato 17 novembre 2012

Quattordicesima recensione per Implosion di M.J.Heron. TRAMA: Non è affatto un giorno come un altro. Il destino ha premuto il tasto on. Le loro vite stanno per cambiare in modo radicale. Quando Katherine Evans incontra Armand non sa che dietro quelle sembianze da bello e dannato si cela uno dei più potenti Generali dell'Antica Stirpe dei Kurann. Non può immaginare che sarà proprio lui la sua salvezza... o la sua rovina, né può conoscere il suo vero piano: crudele, spietato, oscuro come le tenebre.




Attratta dalla trama insolita di questo romanzo,mi ci sono buttata a capofitto credendo di trovare un paranormal thriller. Sono rimasta con un palmo di naso. Non si può raccontare la storia in poche parole,perché di base c’è una mitologia carica di creature di cui non si è mai sentito parlare . In tutta onestà devo dire che non mi è piaciuto. I personaggi sembrano piatti e per nulla interessanti. Armand (che riveste il ruolo di assistente universitario di una professoressa)nasconde molti segreti. Il suo mistero,il suo fascino non riescono a fare presa sul lettore. Katherine,nella sua bellezza,risulta tropo egocentrica e concentrata sui suoi problemi e sulla morte del fratello Thomas. La storia d’amore fra i due mi sembra troppo carica e forzata. Il sentimento nasce senza un particolare motivo creando un intreccio melenso e per niente stimolante. Seppure il romanzo sia ben scritto,con delle ottime descrizione e una prosa scorrevole ,l’ho trovato lento e pesante. Non risalta in nessun punto. Non ci sono grandi colpi di scena o sequenze d’azione vere e proprie. E’ tutto molto statico,freddo,spento. Persino i personaggi secondari fanno letteralmente da tappezzeria. Nessuno brilla per qualcosa di particolare. La storia sembra incompleta o quantomeno mal riuscita. Finisce in modo banale e scontato,ma uno scontato particolarmente deludente. Il lato thriller poi lascia molto a desiderare. La cattiveria del padre di Katherine si traduce solo nel bisogno di proteggere la figlia,Armand che doveva uccidere l’intera famiglia Evans cambia idea e fa scappare l’uomo in grado di distruggerli per amore della sua donna,il laboratorio con gli esperimenti esplode e Thomas ricompare per miracolo proprio quando la sorella atterra all’aeroporto. E’ tutto così troppo prevedibile e per nulla casuale da risultare fin troppo inverosimile. Persino le scene più calde non mi sono piaciute. I grandi poteri di cui sono dotati i protagonisti sono solo fumo negli occhi. Il titolo Implosion dovrebbe trarre spunto da quello che è in grado di fare Katherine,ma al fine della storia non ci sono veri combattimenti o la guerra tanto decantata. Non c’è niente. La storia si spegne … muore nel lieto fine senza senso. L’unione di Armand e Katherine doveva essere proibito e tutti l’accettano senza battere ciglio,il padre di lei era un mostro e lo lasciano vivere,ci doveva essere la guerra invece non succede niente,i poteri dovevano essere incontrollati e invece vengono gestiti benissimo,il fratello che è stato torturato per anni si arrabbia con il padre e dice semplicemente che non vuole più vederlo!Potrei continuare ancora lungo ma non aggiungerei nulla di nuovo al quadro o all’opinione che mi sono fatta di questo romanzo. Non funziona. Non intriga. Non appassiona. Solo la cover mi ha strappato un sorriso compiaciuto.
M.J. Heron nasce ventotto anni fa sotto il segno dello scorpione, in una terra in cui le nebbie del mistero avvolgono il respiro e le antiche leggende ridisegnano i contorni del paesaggio. Amante delle emozioni forti e di tutto ciò che può essere nuovo e stimolante, trova irrinunciabile la compagnia di un buon romanzo (classico, thriller o d'amore, a seconda del suo stato d'animo).Nella scelta della carriera universitaria, alla strada del giornalismo preferisce quella dell'interpretariato e traduzione, anche se sogna di continuare a scrivere fino alla fine dei suoi giorni. Vorrebbe viaggiare nel passato, conoscere il futuro e disporre di giornate di almeno 48 ore. Intanto assapora il presente che sa riservare anche belle sorprese e si intrattiene con i personaggi che entrano nella sua mente senza bussare...

1 commento:

  1. Dire che la pensiamo alla stessa maniera è riduttivo......meno male perchè ogni tanto vedo spuntare 5 stelle che mi fanno interrogare sul fatto di aver letto lo stesso libro o meno ;)

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