martedì 18 settembre 2012
Quindicesima recensione per Sirene di Tricia Rayburn. TRAMA: A diciassette anni, Vanessa ha paura di tutto: del buio, delle altezze, dell’oceano… ma per fortuna Justine, la sorella maggiore, è sempre al suo fianco per proteggerla e incoraggiarla. Finché una notte, Justine si tuffa da una scogliera e il suo corpo senza vita riaffiora a miglia di distanza dalla loro casa di vacanza di Winter Harbor, nel Maine. Vanessa non riesce a convincersi che la morte di Justine sia accidentale, soprattutto dopo aver scoperto quanti segreti nascondesse la sorella che tutti consideravano irreprensibile. Poi anche il ragazzo di Justine sparisce e nello stesso tempo tutta la cittadina di Winter Harbor comincia a contare numerosi uomini affogati, tutti ritrovati con un enigmatico sorriso stampato sulle labbra. Nel giro di poche settimane, Vanessa scoprirà molte cose: come è morta la sorella, le dolcezze e i rischi dell’amore, e qualcosa di sconvolgente sulla propria natura…
Primo volume di una trilogia molto popolare in America,ma’ho tenuto nella libreria per lungo tempo perché soppiantato spesso da altri libri che trattavano argomenti diversi. Racconta la storia di due sorelle con caratteri opposti che conducono una vita normale e serena. Justin è la maggiore,quella solare,vivace forse un po’ superficiale(fidanzata con Caleb). Vanessa è la minore,vive nell’ombra,è tremendamente insicura e adora e ammira Justin. Le due sorelle frequentano Caleb e Simon fino al giorno in cui Justin muore. Tutti credono si sia suicidata tranne il fidanzato,Vanessa e Simon. Caleb scompare e Vanessa distrutta dal dolore si prende il suo tempo per accettare il lutto,ma insieme a Simon si mette alla ricerca dell’amico. Durante il lungo percorso i due scoprono che Justin era molto diversa dalla ragazza sicura che conoscevano . Dietro la sua morte si nasconde un mistero grande e terribile con cui presto dovranno fare i conti ingigantito dalle frequenti morti. Innanzitutto vorrei dire che il titolo è fedele all’originale ma sbagliatissimo perché in una sola parola viene svelato tutto ciò che il libro racchiude. Ambientarlo in una cittadina di mare poco conosciuta è stata un’ottima scelta. Spezzo una lancia a favore della grande capacità della Rayburn di dare al romanzo un tono cupo e ricco di tensione. Ideale per una storia come questa dove il mito delle sirene ci viene trasmesso per quello che è senza ingentilimenti. In ogni pagina mi sono trovata sopraffatta da una forte inquietudine resa tale dalle descrizioni e dal mistero sempre più fitto. La storia d’amore tra Simon e Vanessa non è improvvisata perché il loro è un legame forgiato nel tempo ma affrettata in poche pagine e ovviamente con un finale inconcludente che ci apre le porte al secondo volume(Il richiamo della sirena). I personaggi principali sono ben descritti. Justin e Vanessa spaziano ovunque,Caleb è l’innamorato distrutto dalla sofferenza e Simon ahimè è quello più ridondante con la sua fissa per i fenomeni atmosferici,ma è anche dolce e pieno di premure. Durante le molte pagine conosciamo una parte del passato delle due sorelle,del paese Winter Harbor e delle persone che ci hanno vissuto. Ogni singolo elemento tende a infittire il mistero che si svela ben oltre la seconda parte del libro e che spinge il lettore ad una lettura serrata fino alla fine con una scena al cardiopalma sul fondo del mare. Davvero un buon libro . Tre stelline.
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