lunedì 26 marzo 2012

Tredicesima recensione Damned di Claudia Palumbo. L’ho finito di leggere ieri sera e lasciatemi dire che per la prima volta in vita mia ho sentito la necessità di dare fuoco ad un libro. Io che li adoro,io che li venero,ieri ero al colmo dell’esasperazione. Non ho mai letto una storia così priva di spessore in vita mia. In questo romanzo si parla di una ragazza di nome Cathy che da Napoli si trasferisce in Germania . Lei è la predestinata,colei che distruggerà le “bestie” e nemmeno lo sa. In Mademburg conosce i cantanti di un gruppo musicale,i Damend(già il nome dice tutto). Sono due gemelli,Konstantin e Tristan,così diversi e al tempo stesso uguali. Il giorno e la notte,l’ombra e la luce. Lei si innamorerà di Tristan,poi di Konstantin anche se non dimentica Tristan e poi … lasciamo stare. E’ così indecisa che non rinuncerebbe a nessuno dei due “Ma c’era qualcosa che non andava. Qualcun altro condivideva con lui un posto nel mio cuore. Qualcun altro legato in modo indissolubile al mio Tristan. La sua metà. La mia terza parte” .Si scopre che i ragazzi e la sua migliore amica Engel sono vampiri(i primi due mezzi vampiri,l’altra una purosangue) e l’assurdo sta nel fatto che lei li accetta senza battere ciglio, come se le avessero detto che conducono una doppia vita dove uno è Topolino e l’altro Pippo(scusate la schiettezza),e lasciatemi dire che la trama sa di poco che niente. Cathy passa dal letto di un fratello all’altro con una facilità che rasenta l’indecente ( e non chiamatelo amore) e l’argomento è trattato in maniera così banale che sembrava scritto da una ragazzina di dieci anni. Il finale poi da far cadere le braccia con una Cathy davvero patetica e un Tristan senza spina dorsale e senza un briciolo di “attributi”.Mentre lo leggevo mi pareva di avere tra le mani un mosaico di Twilight(il profumo irresistibile,il bisogno di morderla,lui che va a dormire di nascosto da lei entrando dalla finestra,se avesse un cuore batterebbe per lei… bla,bla,bla) ,Eclipse e Braking Dawn uniti al Diario del vampiro ma mille volte più scialbo. La scrittura è debole,poco incisiva e senza spessore. I personaggi,le descrizioni le emozioni ristagnano in ogni pagina. Dialoghi a non finire che non riescono a farmi vedere niente di buono. Di solito con gli occhi della mente riesco a immaginare i protagonisti,ma in questo caso sono rimasta spiazzata. Unico e misero punto interessante è la narrazione non in prima persona ma a tre. Per il resto oltre a delle incongruenze che si riscontrano qua e là, mi domando come ha fatto l’autrice a tirarne fuori un vero libro. L’ho trovato pesante,con dialoghi fotocopia dei già citati romanzi,soprattutto Twilight(S. Meyer grande!!!Non fateci caso). Sarà che stamani mi sono alzata male,ma grasso che cola se gli do mezza stellina. Pessimo!

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