domenica 20 maggio 2012
Diciannovesima recensione per Il fuoco della tentazione di Lora Leigh. Primo volume dell’interminabile serie Breed. L’ho riletto per poterlo recensire e l’impressione che mi sono fatta è la medesima di prima . Partendo dal fatto che le idee di base potevano dare luogo a un buon romanzo e svilupparsi in tante direzione,nonostante ciò non è successo. Ovviamente c’è un filo conduttore che collega tutti i libri e ogni volume è incentrato su una specifica coppia. La trama è semplice :un’organizzazione segreta,chiamata il Consiglio della Genetica, composta da scienziati senza scrupoli che hanno l’obiettivo di creare il soldato/assassino perfetto, ha generato, grazie anche a madri surrogato, una vera e propria razza umana “alternativa”, incrociando DNA umano e animale. Sono uomini e donne dalle grandissime potenzalità che, nel corso dell’esperimento, hanno subito, purtroppo, molte atrocità e hanno vissuto in completa segregazione. Sono state torturate,hanno torturato e il loro equilibrio mentale è fragile.. Un gruppo di questi esseri, però, è riuscito a scappare e lotta per la propria libertà e i propri diritti civili. Ma il Consiglio cerca di rintracciarli.Ne Il fuoco della tentazione i protagonisti sono Callan Lyons e Merinus Tyler(già il nome di lei fa rizzare i capelli in testa,Merions come la lana?Bizzarro davvero) . Callan è un uomo con DNA di leone, “bellissimo e insaziabile”” dalla passionalità tipicamente animalesca. Merinus è una giornalista aggressiva e motivata che, scoperta questa realtà disumana, vuole dare la notizia al mondo e mettere sotto accusa il Consiglio. Solo che la questione giornalistica sfugge ben presto di mano e i due si trovano preda di un vortice di passione senza freni (questa attrazione smodata ha, comunque, una motivazione). Alla fine del quale per salvarsi decidono di rivelare al mondo la loro storia. Prima di tutto va detto che questo è un romanzo altamente erotico con scene di sesso molto bollenti. Il linguaggio è crudo e volgare anche se la storia scorre bene. Purtroppo non c’è molto sviluppo narrativo ,perché la trama viene interamente compromessa dai continui e eccessivi accoppiamenti dei protagonisti. L’approfondimento psicologico non è del tutto assente. Merinos è caparbia,cerca di mantenersi forte e al tempo stesso è compassionevole. Callan è il prototipo dell’uomo delle caverne,rude,guidato dagli istinti e dal pressante desiderio di accoppiamento e procreazione che gli impone la sua specie. Infatti nella sua bocca c’è un ormone che trasferisce alla sua compagna attraverso un bacio con il quale la lega a sé. Da quel momento il loro mondo diventa una tortura indicibile se non confluisce in sesso sfrenato( e poveretta lei che è una vergine!). Una volta avvenuto il concepimento la smania si attenua ma non scompare del tutto e i personaggi continuano la loro vita con una donna pronta a procreare e un maschio possessivo attento alla propria compagna. Come romanzo introduttivo,il concetto di base ormai è chiaro. Buone le scene di azione,ma mi astengo dal commentare le altre. Posso dire solo che mi hanno lasciata di sasso. Due stelline.
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