giovedì 3 maggio 2012
Prima recensione di maggio per Le ombre del tempo di Christina Dodd. Terzo volume della serie Darkness Chosen . Per ora il migliore dei tre. Racconta di Adrik Wilder(mutaforma pantera) guidato da un’anima oscura, che ha ormai imparato ad accettare e alla quale si è abbandonato. Lasciata la famiglia, conduce una vita malvagia e immorale. Karen Sonnet, mossa da uno spirito e una passione che fanno dubitare Adrik della maledizione che grava da secoli sulla sua famiglia è forse la chiave per la sopravvivenza dei Wilder. E quando un nuovo diavolo lo minaccia, Adrik deve scegliere se vendicarsi sui propri nemici e redimere la propria anima, o salvare Karen da un destino peggiore della morte. Pagine e pagine d’azione e di suspence lo hanno reso un vero e proprio un thriller . Particolarmente intrigante la figura femminile, una donna forte e piena di passione, che sa prendere anche decisioni difficili.
Lui, all’inizio quasi dannato si redime per amore. Ma particolarmente bella è la descrizione del mondo di oscurità in cui Adrik sembra ormai perso. Le sue sofferenze,il dolore patito per le torture,la fievole speranza di sentire ancora il corpo di Karen contro il suo. Simpatica l’idea di regalarle delle manette che lei lavorerà in solitudine trasformandoli in bracciali che gli ricorderanno lui nell’anno in cui rimarranno separati. Giuro che era da tanto che mi doveva capitare una storia così bella e ricca di emozioni contrastanti. Cliffhanger finale sulle origini di Firebird che mi ha lasciata di stucco. Consigliatissimo alle appassionate di paranormal.Quattro stelline.
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