domenica 20 maggio 2012

Ventesima recensione per Istinto animale di Lora Leigh. Secondo volume della serie Breed. Non si discosta affatto dal precedente se non per i protagonisti che comunque ritrovano sulla loro strada Merinos e Callan pronti ad aiutarli. Ambientato a Sandy Hook ,dove troviamo Roni che è sempre stata innamorata di Taber, sin da piccola, quando, abbandonata a se stessa da un pessimo e assente padre, lui la tirava fuori dai guai, considerandosi una sorta di protettivo fratello maggiore. Ora Roni è divenuta adulta e le cose tra i due cominciano a farsi tese dal punto di vista sessuale . Taber però cerca di non avvicinarsi troppo a lei, temendo la sua stessa natura felina(uomo giaguaro), di fatto la marchia in modo indelebile come compagna di vita. E poi, per 15 mesi, se ne va, lasciando Roni triste e ferita. Nessuno sa che dietro la loro separazione c’è lo zampino di Dayan,loro simile. Ma a causa della rivelazione della coppia del romanzo precedente che Roni verrà presa di mira dai giornali e Taber sarà pronto a tornare da lei accantonando la rabbia per il falso biglietto. Roni dopo essere stata scaricata quindici mesi prima, si ritrova ad essere catalogata come donna di Taber senza esserlo stata davvero e fatta andare in calore da un uomo che dovrebbe odiare. E' arrabbiata e ferita. Si ritrova in un mondo a lei sconosciuto, preda di un desiderio irresistibile senza cura (se non quell'unico modo a cui lei non vuole arrendersi). E pur arrabbiata non può non accettare l'amore incondizionato ed esclusivo che Taber le offre. Anche Roni come Merinos è una vergine e sarà iniziata alle gioie del sesso in modo brutale e continuo. Il racconto termina rivelando che la protagonista ha un padre diverso da quello che supponeva e ovviamente è incinta. La storia in pratica è una fotocopia della precedente,anzi,con mio rammarico le scene di sesso sono decisamente di più,tanto che alla fine stufano. Si perde il filo del discorso. Taber come Callan sembrano fuori di testa nella brama di possedere le loro compagne e di nuovo il linguaggio diventa rude,forte con dialoghi che mi hanno pure infastidita. C’è qualche scena di combattimento ,ma l’aria che si respira è satura di ormoni a dismisura. Vengono introdotte altre razze ferine e si accenna ai protagonisti del prossimo volume,Sherra,la donna gatto siberiana e Kane ,fratello di Merinos. Unica nota positiva a mio avviso è una buona dose di sentimento che arricchisce piacevolmente il libro non rendendolo solo e unicamente un ammasso di scene hot . L’approfondimento psicologico dei protagonisti è diverso da quello del romanzo precedente,seppure Taber è violento,la ama dal profondo,da una vita intero come del resto lo fa Roni. Quindi non mi sento di stroncarlo del tutto. Due stelline

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