martedì 29 maggio 2012

Ventiseiesima recensione per La stella del mattino di Renè Lyon. Secondo volume di questa insolita serie che vede i Templari nelle vesti di coraggiosi vampiri in cerca della Daystar . Ora è il turno di Constantine il Drago e Lexine,la sorella di Allie. Dopo la trasformazione di quest’ultima Lex rimane a vivere con i templari. Ma si rende conto che ogni giorno che passa il suo corpo si carica di energia al sole e sulla pancia le affiora un irritante tatuaggio. Constantine scopre cos’è e porta Lex in Inghilterra dove con un rituale antico cercheranno di incanalare il suo potere. Perché lei è il ricettacolo della Daystar. Lex ha paura non solo di perder la vita,ma soprattutto Constantine che non può fare a meno di dichiarla sua avvolgendola in un mondo di passione che lei nemmeno immaginava. Libro migliore del precedente. I protagonisti spiccano nel loro tormento. Lex sente le voci fin da piccola,è stanca di essere la più indifesa ed è piena di compassione oltre che di amore per un uomo che all’inizio sembra non vederla. Lei non ha mai baciato nessuno,non è mai appartenuta a nessuno e Constantine lo sa bene,ecco perché se ne tiene alla larga. Lui si sente un mostro. Possiamo vedere il suo passato in rapidi flashback che ci mostrano le torture indicibili a cui il padre lo ha sottoposto. Per cui si capisce chiaramente da dove viene la sua brutalità,ma alla fine con Lex è di una dolcezza disarmante. E quando lei sta per lasciarlo ,non riuscendo a canalizzare l’energia della Daystar, è il loro amore a tenerla in vita e a renderla un’immortale con un potere immenso. Ottima trama,ben scritto,fluido,lettura leggere ma interessante. Grande caratterizzazione dei personaggi. Il romanzo gira quasi interamente intorno a loro e si riduce ad un unico acceso scontro sul finale. Poco spazio al resto dei Templari che non li accompagnano nel viaggio in Inghilterra dove Constantine riuscirà anche a lasciarsi indietro il suo desolante passato lasciando libero sfogo ai sentimenti in notti di passioni cupe e forti alle quali lex è ben felice,nella sua inesperienza,di lasciarsi andare. Tre Stelline.

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