lunedì 14 maggio 2012

Quattordicesima recensione per Il guerriero di pietra di Gena Showalter. Primo romanzo della serie Imperial novels . Narra le vicende di una giovane donna di nome Katie,alta e poco femminile,vissuta in una famiglia di soli fratelli e con un padre (Ryan)severo con la concezione che le donne si devono solo occupare della famiglia. Il suo lavoro consiste nel comprare case,restaurarle e rivenderle. Il suo ultimo acquisto è una villa nel cui giardino ci sono delle statue che sembrano fare sesso. Come una pazza si invaghisce della più bella. Quella di un giovane guerriero che per un suo bacio diventerà di carne ed ossa. Lui è Jorlan en Sarr ,imprigionato dal fratello per gelosia . Il suo incantesimo sarà veramente rescisso solo se la persona che lo ha riportato in vita si donerà a lui corpo e anima entro quindici giorni altrimenti tornerà di nuovo pietra per sempre. Così potrà tornare nel suo regno a Imperia attraverso un vortice. Riuscirà Jordan a conquistare il cuore di Katie e a farsi strada tra la sua invadente famiglia?Lasciatemi dire nulla a che vedere con l’oscurità e il mistero dei Lord of Underworld. Già la trama di per sé stessa è assurda. Va bene che la Showalter ha un scrittura piacevole e di facile lettura,ma stavolta mi ha davvero delusa. A partire dal personaggio principale,Katie,vergine ma con un bisogno disperato di darsi ai piaceri carnali. E fra tutti con una statua?Davvero inverosimile. Un carattere impossibile,litigiosa e sboccata e con la propensione a far saltare i nervi ogni due secondi. Jordan non solo è un maschilista di primordine,ma in pratica è un fissato del sesso. E’ convinto che le farà dire “ti amo” con la sua grande capacità di amatore. In pratica cerca di saltarle addosso in continuazione senza riuscirci del tutto. Il romanzo ,per la prima parte, si sostiene su un botta e risposta fra lui e lei:dove lui ci prova e lei dice no, ma sotto sotto vorrebbe cedere. Ambientazione insipida,di poco valore,di certo non paragonabile alla magia della fortezza dei demoni. La seconda parte è una specie di maratona sessuale che li conduce al loro destino,infilandoci in mezzo la morte della madre di lui e la lotta con il fratello Percen che sembra più il gobbo di Notre Dame. Unica nota positiva il sottile umorismo nei loro continui battibecchi a sfondo sessuale ,le tecniche di rimorchio dei fratelli di lei e le barzellette dell’amica Frances. Mi aspettavo qualcosa di più visto i precedenti di questa scrittrice,ma purtroppo stavolta sono costretta a conferirle due misere stelline

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