domenica 13 maggio 2012

Dodicesima recensione per Il bacio del diavolo di Colleen Gleason. Terzo volume della serie Regency Draculia. Basato stavolta su di una donna,Narcise Moldavi,conosciuta in precedenza. Lei è la sorella di Cesar Moldavi,un altro Draculiano feroce e privo di scrupoli. Una sorta di vero e proprio mostro. Lei è una giovane donna, bellissima e spregiudicata. Sembra nata per affascinare tutti e proprio per questa sua capacità è sempre stata un'arma letale nelle mani del fratello. Finché si innamora di Giordan Cale. Ma questi,dopo averle giurato amore eterno, la tradisce nel più crudele dei modi(lo sorprenderà insieme al fratello Cesar). Da quel momento Narcise vivrà solo per la vendetta. Così, quando incontra Chas Woodmore(fratello di Maia e Angelica), un cacciatore di vampiri, capisce che lui è lo strumento indispensabile per saziare la sua sete: quell'uomo la vuole, l'adora, sarebbe disposto a uccidere per lei. E Narcise non è una donna che dimentica o che perdona. Ma è una trappola in cui finirà lei stessa perché alla passione(quella vera) non c’è scampo,non ci si può sottrarre. Come il precedente è un buon libro. Devo ammettere che la Gleason ci propone un Ottocento con tutti i crismi. Sono rimasta sorpresa dalla competenza con cui descrive le varie parti dei vestiti dell’epoca e dalla perfetta ed efficace ambientazione. Soprattutto i classici balli in maschera e le usanze tipiche del tempo. Narcise è un personaggio ambizioso da rappresentare. Forte e al tempo stesso debole,sfacciata ed ingenua. Una miscela esplosiva che unita ad un altro Draculiano crea una storia davvero intrigante. Obbligata alla promiscuità,tuttavia Narcise ha rispetto per se stessa e cede ad un Jordan solo per sentimento. Il romanzo è diviso in tre parti: 1- Troviamo la descrizione della vita a cui Narcise è sottoposta dal fratello,i combattimenti che è costretta ad affrontare(solo vincendo non dovrà prostituirsi per dilettare Cesar grande voyer),la nascita del sentimento fra Jordan e Narcise e il tradimento(in realtà è un sacrificio) dell’uomo che sembra averle cambiato la vita e concesso un po’ di rispetto. 2- Nella seconda parte c’è la fuga di Narcise ad opera di Chas Woodmore e il rapporto ambiguo che si crea fra di loro. Una sorta di amore da parte di lui e condiscendenza da parte di lei. Irrompe di nuovo sulla scena Jordan dopo dieci anni di lontananza. 3- Narcise realizza cosa significa essere liberi e per amore della propria terra torna da Cesar per impedire un attacco di Napoleone. Si scopre cosa ha fatto in realtà Jordan e ovviamente c’è un finale diverso ancora dai precedenti. La cattiveria insita nel personaggio di Cesar è fuori dal comune,non solo si nutre di bambini e li uccide,ma obbliga la sorella a prostituirsi distruggendone l’esistenza. Jordan invece è forse ciò che di meglio Narcise possa incontrare,malgrado una vita passata di dolore e crudeltà. È un personaggio fin troppo buono che pur ferito da Narcise,saprà perdonarla. Come per il precedente direi tre stelline.

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