venerdì 22 giugno 2012

Ventesima recensione per Blue di Kerstin Gier. Secondo volume della trilogia delle gemme.TRAMA: Gwendolyn ha tutte le ragioni di questo mondo per pensarla così. Ha appena scoperto di non essere una normale ragazza londinese, bensì una viaggiatrice nel tempo che i Guardiani – una setta segreta che ha sede nel dedalo di vie intorno a Temple Church – Inviavano nelle epoche passate per prelevare una goccia di sangue dai dodici prescelti e completare il cronografo, una missione da cui dipende il destino dell’umanità. Peccato che la sua famiglia non l’avesse informata perchè tutti erano convintni che la predestinata fosse l’odiosa cugina Charlotte e peccato che, di conseguenza, Gwen avesse trascorso gli ultimi sedici anni della propria vita a studiare (poco), giocare (molto), chiacchierare e divertirsi con le amiche come ogni ragazza. Mentre avrebbe dovuto imparare a tirare di scherma, ballare il minuetto, apprendere nozioni di storia universale e conversare in modo appropriato all’aristocrazia del Settecento.Quasi tutto nella sua nuova situazione, la infastidisce: la supponenza mista a invidia della cugina Charlotte, la noia delle lezioni di ballo e portamento… Poche cose le piacciono: il piccolo gargoyle fantasma Xemerius, che solo lei, Gwen può vedere e, naturalmente, il suo compagno di viaggi nel tempo: Gideon, bello da morire, anche se è talmente imprevedibile con lei da farla impazzire dal desiderio e dalla rabbia al tempo stesso. Invece, senza alcun dubbio, Gwen sa di cosa avere paura: Del conte di Saint Germain, il grande burattinaio che tiene le fila di tutto e che vuole completare al più presto il cronografo, prima che i nemici glielo impediscano. Ma chi sono veramente i nemici? Perchè Gwen non riesce a fidarsi di lui? Sulla linea del precedente,mi trovo ad essere molto indecisa. Va subito detto che non ci sono stacchi temporali dalla storia precedente. Ci ritroviamo esattamente al bacio nella chiesa e allo sconvolgimento emotivo di Gwen che non si capacita del perché sia successo. La trama si infittisce decisamente e diventa più difficile stare dietro a tutti i nomi e i salti temporali. Ad ogni libro sembra che tutto si ingarbugli di più. La protagonista rimane sempre una sedicenne,molto infantile ,che si innamora nell’arco di due settimane(boh!le favole!).Di Gwen si scopre la gelosia a tutto tondo che la lascia sconvolta,ma conosciamo anche il suo mondo scolastico,con le amicizie e le cattiverie dei compagni. In questo seguito la troviamo sempre più presa da Gideon e dalla loro missione. Comincia a capire che dietro c’è più di quello che tutti danno a intendere. Gideon invece resta sempre al margine. Non ci viene data una vera descrizione caratteriale. Si intuisce che tiene a Gwen,c’è infatti una dichiarazione d’amore,ma c’è anche la sfiducia nella ragazza che viene sospettata da Gideon stesso, nel timore di un suo futuro voltafaccia. Da premiare lla ricostruzione storica delle varie epoche come degli abiti e degli accessori che ne fanno parte, dimostrando uno studio approfondito da parte della Gier del tempo scelto per la rappresentazione. Scopriamo anche che Gideon sarà coinvolto nella morte di Gwen secondo la profezia, che per quanto buffa, sta diventando intrigante. Mirabili scene d’azione come buona la costruzione dei personaggi che girano intono. Se ne parla poco ma si intuiscono le loro caratteristiche da subito. Sottile ironia che lascia spesso il sorriso sulle labbra. New entry per un simpatico fantasma di demone – doccione ,tale Xemerius che terrà compagnia a Gwen per tutto il libro. Non so come mai questo romanzo mi tiene incollata alle pagine e mi spinge a leggerlo tutto d’un fiato,forse perché mi sembra giovanile e fresco. Do sempre tre stelle.

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