venerdì 22 giugno 2012

Ventunesima recensione per Green di Kierstin Gier. Ultimo romanzo della Trilogia delle gemme. TRAMA: «Sono davvero contento di aver chiarito le cose. In ogni modo resteremo sempre buoni amici, giusto?» Quando un ragazzo dice così a una ragazza non è che la renda pazzamente felice. Se poi il ragazzo in questione è Gideon de Villiers, occhi verdi e capelli corvini, Gwendolyn Shepherd, la destinataria del messaggio, si sente precipitare decisamente negli abissi dell’infelicità. E sì, perché, nelle due settimane che le hanno sconvolto la vita, facendole quasi dimenticare di essere una normale studentessa di sedici anni di una normale scuola londinese, Gideon le era sembrato la sua unica ancora di salvezza. Solo da due settimane, infatti, Gwen ha scoperto di essere predestinata a viaggiare nel tempo per portare a termine una missione pericolosissima da cui dipende il destino dell’umanità intera. Una faccenda che, in realtà, non le interessa affatto, diversamente dalla cugina Charlotte, che era convinta di essere lei la predestinata e che era stata educata ad affrontare situazioni e persone di ogni tempo e ogni luogo. Solo per Gideon, il suo compagno di viaggi nel passato, Gwen ha trovato sopportabile l’essere sballottata da un secolo all’altro alla ricerca di un cronografo perduto, ma ora perché dovrebbe lasciarsi tiranneggiare dall’implacabile setta dei Guardiani? D’altra parte, è vero che a poco a poco sta scoprendo segreti insospettabili sulla propria famiglia che la riguardano molto da vicino. E poi, finché è sostenuta da amiche come Leslie e da piccoli gargoyle impiccioni e simpatici come Xemerius, la sua vita, oltre a essere piena di pericoli, può essere anche molto eccitante … Non ho cambiato opinione. Il romanzo è simile al precedente. Come sempre grande capacità descrittiva per quanto riguarda le ambientazioni e la costumistica. Un intreccio a dir poco allucinante. Si rischia di non capirci più niente andando nel passato e poi ancora nel passato. I salti temporali mettono quasi in difficoltà per dipanare la matassa della storia e far uscire fuori un finale. Ovviamente lieto,ma non romantico come avrei preferito. La coppia rimane consolidata,ma non c’è spiegazione effettiva del loro futuro. Gideon rimane sempre un personaggio senza troppo approfondimento,catapultato in una storia d’amore senza capo né coda per una sedicenne che come tutte le sedicenni reputa infantile. Premia il coraggio e il sacrificio. Ottima la chicca del premio finale. Immortalità ai viaggiatori. Il colpevole è senz’altro inaspettato e mi sento di dire che la Gier è in grado di fare qualcosa di più di un semplice libro per adolescenti. Lo attendo con impazienza. Nota di merito per una storia(aldilà del fattore sentimento) che ha dell’incredibile. Avventurosa e sapientemente impreziosita di cammei d’epoche passate. Tre stelline.

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