sabato 23 giugno 2012

Ventitreesima recensione per Fateful di Claudia Gray. Racconta la storia di Tes Davies,diciottenne,che viaggia come cameriera al servizio della famiglia Lisle . Suo unico viaggio ,il Titanic. Va incontro ad una nuova vita,senza padrone. Ma già prima di salire viene soccorsa da un ragazzo (Alexander)che scoprirà essere a bordo e facoltoso,perché figlio di Howard Marlowe(Acciaierie)di ritorno in America. Ma Alec pur salvandola custodisce un brutto segreto. E’ un licantropo,un bellissimo lupo fulvo, e una nave non è il migliore posto per tenerlo rinchiuso,soprattutto se c’è una Confraternita che lo vuole con sé per obbligarlo a fare ciò per cui è stato creato tramite un’iniziazione. Il Titanic non perdona,ma un piccolo raggio di sole lascia a Tess una speranza che le ridarà la felicità. Complimenti all’autrice che stavolta e con meno libri(vedi saga Evernight)ha creato un romanzo davvero intrigante. L’ho letto tutto d’un fiato e l’ho trovato particolarmente coinvolgente. Ambientazione insolita,toccare un argomento come una nave che ha fatto epoca e purtroppo non felice. Il Titanic che con la sua storia è rimasto sempre pieno di fascino e ha riscosso ovunque notevole interesse. Si nota un buon approfondimento sull’argomento,dalla suddivisione delle classi ,alle stanze adibite al benessere dei passeggeri. Magnifica la caratterizzazione dei personaggio. Il netto contrasto tra prima e seconda classe balza agli occhi con chiarezza e seppure nella sua tristezza ci dà una panoramica del divario economico dell’epoca. Tess è umile e sa quale è la sua posizione,tuttavia non vuole rinunciare all’orgoglio. Sogna:un amore,una vita nuova,non essere più la serva di una famiglia così meschina. I personaggi sono diversi e nascondono segreti: 1- La signora Horne,governante,dura e intransigente 2- Ned,altro servitore innamorato di di irene 3- Lady Regina,la padrona,meschina e cattiva che ha scacciato il nipote bastardo 4- Daisy,la sorella maggiore di Tess che si scopre essere stata messa incinta dal figlio di Lady Regina e poi scacciata via 5- Layton Lisle,figlio di Lady Regina e amante della sorella di Tess 6- Mikhail Kalashninokov altro licantropo che sarà la minaccia più grande per Tess e Alec ,in cerca della Lama d’Iniziazione(fatta di un’anima d’argento e rivestita d’oro)che serve per un rito con il quale legare Alec alla confraternita. 7- Myriam Nahas,la compagna di viaggio che l’aiuta anche dopo il naufragio 8- Irene8dolce e gentile con Tess),la figlia di Lady Regina che ha perduto il figlio di Ned e non vuole rivelarglielo 9- George Green ,settimo ufficiale di bordo che si innamorerà di Myriam ma che morirà Nessuno dei Lisle si salverà. Né i domestici,né la famiglia a parte Tess. Quest’ultima domina in prima persona tutto il racconto,come un sogno dal quale vorrebbe presto uscire. Per lei è difficile sperare in qualcosa di meglio di quello che ha,ma ci prova con tutta se stessa. E solo lei riesce a vedere dietro la maschera di Alec. I due si innamorano perdutamente in poco tempo. Lui la fa sentire sicura ,la protegge ed è dolce con quella sua aria triste ,anche se un po’ lo teme“Come ha fatto il fascino della sua bellezza a nascondere il dolore che prova?Ora che ne conosce l’esistenza,la sua sofferenza sembra circondarlo come un’aura dai toni cupi. Ma un uomo sofferente è più pericoloso”. Alec è un uomo di forti principi, vorrebbe fare il costruttore,ama l’architettura”E’ la parte migliore dell’arte,e la parte migliore degli affari. E’ un matrimonio tra bellezza e realizzazione”,ma sa che la sua maledizione lo porterà lontano dai suoi sogni e lo renderà solo per il bene di tutti. Ma sarà la lama a liberarlo in parte dalla sua prigionia di mutaforma perché così potrà trasformarsi quando vuole e non sempre. Una storia ricca di sentimenti in tutte le sue sfaccettature. C’è bontà,odio,arroganza,cattiveria,buon cuore. Un mix sapientemente gestito che mi ha appassionata dalla prima all’ultima pagina. Anche se l’inizio è lento e forse un po’ pesante a me ha dato l’impressione di essere proprio sul Titanic,con una miscela di razze e un divario economico che si evidenzia in poche ma semplici parole “sul ponte F non c’è profumo di lucido per il legno e di cedro,l’aria sa soltanto di sudore e naftalina. Credevo di provare disgusto per questa baraonda,e invece mi comunica energia”. Un finale romance come piace a me e anche se scontato mi ha lasciata serena e col cuore leggero. Davvero un’ottima opera . Quattro stelline

Nessun commento:

Posta un commento