martedì 21 agosto 2012
Diciassettesima recensione per Paranormalmente – Caccia alle fate di Kiersten White. TRAMA: È difficile avere una vita normale quando si ha il dono di riconoscere gli esseri sovrannaturali al primo sguardo. Ma Evie, dopo tante bizzarre avventure, vuole provare un'esperienza nuova e vivere davvero come ogni ragazza della sua età: la scuola, le amiche, lo sport e poi, un giorno, l'università. Insomma, un'esistenza tranquillissima e banalissima... che si rivela da subito noiosissima. Così, quando l'Agenzia Internazionale per il Contenimento del Paranormale le offre di tornare a lavorare, Evie coglie l'occasione al volo. Ma dopo una serie di missioni disastrose, va in crisi. Non è più sicura di aver fatto la scelta giusta. A sciogliere ogni suo dubbio e a scombussolare il suo cuore già tormentato arriva Reth, che riappare dal nulla in tutta la sua sfavillante bellezza fatata. Il suo ex, perfido e insidioso, è tornato per portarle devastanti rivelazioni sul suo passato e l'inquietante notizia di una imminente battaglia fra le corti delle fate. Una guerra che può far precipitare nel caos l'intero mondo del sovrannaturale. E sembra che proprio Evie abbia un ruolo fondamentale nel determinare le sorti di quel mondo. Lei è davvero troppo speciale per essere normale.
Grande delusione. Ho acquistato il seguito di questa trilogia aspettandomi un romanzo simile se non superiore al precedente e invece sono rimasta con la bocca asciutta. La trama è decisamente piatta. Evie,la protagonista sembra letteralmente fagocitata dalla normalità della vita con Preston. Continua a lavorare per l’Agenzia,ma è una ragazza sempre più spenta,la sua personalità decresce con lo scorrere delle pagine. Non ci sono grandi emozioni o particolari combattimenti,persino Reth appare molto più umano. Entra in scena Jack,un nuovo personaggio che darà del filo da torcere a Evie,ma niente di irrisolvibile. Scopriremo le vere origini della nostra protagonista e un suo nuovo potere,quello di riuscire ad aprire le porte del sentiero delle fate. La storia con Preston si colora di banalità e piccoli litigi per piccole bugie. Niente romanticismo,niente batticuore. Insomma delusione totale. Solo brevi tracce dell’umorismo del primo romanzo che resta di gran lunga migliore. Scrittura sempre fluida e piacevole ma una trama per nulla coinvolgente. Ho faticato ad arrivare alla fine ,tanto che ero tentata di smettere. Sono indecisa se comprare il seguito,ma probabilmente la curiosità di sapere come finisce vincerà sull’insoddisfazione momentanea. Un vero peccato perché sin dall’inizio la storia sembrava promettere bene. Due stelline.
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