mercoledì 1 agosto 2012

Prima recensione di agosto per Anna vestita di sangue di Kendare Blake TRAMA: Cas Lowood ha ereditato una strana vocazione: uccidere i morti... Suo padre lo faceva prima di essere ucciso dal fantasma che stava cercando di annientare. E ora Cas, armato del misterioso pugnale athame, continua la missione: viaggia di città in città insieme alla madre, una strega, e al suo gatto fiuta-fantasmi, alla ricerca di spiriti malvagi. Quando arrivano a Thunder Bay per eliminare quella che la gente del posto chiama "Anna vestita di sangue", Cas non si aspetta nulla di diverso dal solito. Si trova invece di fronte a una ragazzina posseduta dalla rabbia e vittima di maledizioni, uno spirito diverso da quelli che è abituato a distruggere. Indossa ancora il vestito che aveva quando fu assassinata, nel 1958. Dal giorno della sua morte, Anna uccide chiunque osi entrare nella dimora vittoriana vecchia e cadente in cui un tempo viveva. Gli spiriti delle sue vittime penetrano il legno marcio delle pareti, strisciano sul pavimento ammuffito e viscido delle cantine, senza trovare pace... Per qualche strano motivo però, Anna non uccide Cas. Anzi, si rivela l'unica in grado di aiutarlo a trovare il fantasma maligno che lo ha privato del padre. Così, insieme agli altri strani amici del giovane, streghe e stregoni in erba, formeranno una squadra disposta ad affrontare ogni pericolo. Ma Cas dovrà risolvere un problema ancora più difficile di questo: quale sarà infatti il destino di Anna?
In questo primo romanzo la Blake è stata in grado di creare un delizioso miscuglio di horror,gotico e surreale. Non essendo un’amante del genere mi sono tuttavia imbattuta in una storia che mi è piaciuta più di quanto immaginassi .Forse perché adoro telefilm che affrontano gli stessi argomenti. Infatti mi sembrava di essere in una puntata del grande Supernatural con qualche imbeccata di Buffy l’ammazzavampiri. E già ho detto tutto. Non poteva non catturare la mia attenzione. Teseo Cassio Lowood ,diciassettenne,è il protagonista(con madre strega e gatto caccia fantasmi). All’inizio risulta un po’ antipatico ,perché viene caratterizzato come un supereroe . Lui si ritiene tale,ma durante la storia subisce un’evoluzione che ce lo mostra per quello che è . Un ragazzino con un lavoro più impegnativo e grande di lui,con le sue debolezze,i suoi timori e la sua ironia che in qualche modo riesce a smorzare un po’ i toni cupi della storia. Anna invece è un personaggio difficile da inquadrare . La sua prima descrizione mi ha ricordato in parte il film The ring,davvero inquietante. Anna ha una storia crudele alle spalle,ma è una creatura profondamente in lotta tra la sua parte buona e quella cattiva. Maledetta dalla madre strega è obbligata a rimanere dentro quella casa proprio a causa del suo desiderio di ribellione adolescenziale. Lei non ha mai vissuto niente. Il primo ballo scolastico,il primo amore … Niente. E’ morta innocente. Cas in un certo modo le cambia la vita e la libera dal maleficio permettendole di uscire dalla casa infernale dove gli spiriti delle persone che aveva ucciso la tormentavano. Insieme creano un rapporto per certi versi tenero,dolce seppure le loro nature siano così diverse. E’ difficile far collimare una storia d’amore fra questi due,proprio perché sono diversi,eppure Cas è attratto irresistibilmente da lei. Intorno ai due protagonisti ruotano altri personaggi che sebbene non siano descritti al massimo fanno la loro parte. La madre wicca di lui,il gatto Tebaldo,l’amica Carmel Jones che insieme a Thomas Sabin (telepate)diventeranno il suo seguito per risolvere il problema con Anna Korlov ed uno ben più grande. C’è anche il nonno di Thomas,Morfran, che pratica il woodoo e l’esercito troiano composto da qualche ragazzo della sua scuola(finiranno tutti uccisi in modo orribile). Il macabro occupa molte pagine di questo libro con descrizioni a volte agghiaccianti ma che rendono bene l’idea del mondo in cui Anna è vissuta da quando è stata uccisa. L’orrore è sempre dietro l’angolo e tra sangue,incantesimi e combattimenti qualcuno ne farà le spese in un finale che mi aspettavo ma che mi lascia con la speranza che nel seguito ciò che è perduto possa tornare . Una scrittura che non brilla per paroloni,ma efficace,semplice,molto scorrevole. Si arriva all’ultima riga senza neanche accorgersene tanto la trama è coinvolgente.

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