venerdì 6 luglio 2012

Nona recensione per Chi è Mara Dyer di Michelle Hodkin. TRAMA: Mara Dyer si sveglia dal coma in ospedale senza ricordare come ci sia finita. È sopravvissuta a un incidente in cui il suo ragazzo e dei suoi amici hanno perso la vita. Ma cosa ci facevano lì? Mara è confusa, si sente persa. Inizia ad avere paura anche di se stessa. Un'illusione di serenità potrebbe essere l'incontro con il dolce e protettivo Noah, eppure i fantasmi non spariscono, le allucinazioni si fanno più insistenti e la morte continua a circondarla... e se fosse lei stessa la causa di tutto? Se fosse lei ad avere il potere segreto di uccidere con il pensiero? Anche Noah ha un segreto, che potrebbe essere la loro salvezza. O la condanna definitiva del loro amore. Mi sono avvicinata a questo romanzo con titubanza,propensa a credere che fosse una sorta di thriller. Non avevo tutti i torti,ma al centro c’è anche una bella storia d’amore che sta appena sbocciando. Mara e Noah Shaw. Diametralmente opposti ma un’unica entità. “Sentii una scarica elettrica andare dalla punta delle dita alla cavità in cui in teoria,fino a un attimo prima,c’era il mio stomaco. E fu così che divenni completamente,totalmente,interamente sua” Sin dalle prime pagine sono stata catturata dalle tinte fosche che si irradiano da ogni singola parola. Ho avuto difficoltà a lasciare il libro,in verità non l’ho mollato affatto. L’ho letto in un pomeriggio e non posso dire che sia stato tempo sprecato. Una trama davvero avvincente e ricca di mistero. Il potere di Mara e quello di Noah,la tensione crescente,le morti continue. E ovviamente un finale alla cliffangher che lascia ampio spazio a riflessioni. Il ruolo di Jude. Chi è in realtà?Ebbene sì. Sono rimasta insoddisfatta perché non posso sapere come va avanti!Voglio subito il seguito e forse non dovrò aspettare tanto per mia fortuna. Uno dei pregi di questo romanzo è senz’altro che è stato scritto in prima persona,così conosciamo ogni singola emozione della protagonista. I dubbi,le incertezze,le paure più profonde,ma anche il sentimento che sente nascere dentro,il bisogno di proteggere Noah da sé stessa. E come non capire una ragazza che si considera una psicopatica ,una che tutti credono pazza da legare e capace di autolesionismo?Tutto porta a credere che sia così,un lungo incubo in cui ogni cosa è reale ,ma in realtà non lo è niente. Flashback,allucinazioni in gran quantità. E Mara è costretta a fare i conti con il suo potere,con l’orrore del passato e quello del presente. Iniziamo il viaggio verso l’oscurità che racchiude dentro di sé e che ha il terrore di liberare. Molti dubbi restano insoluti. Non solo su Mara ma anche su Noah. Il comportamento di quest’ultimo nel suo passato ci lascia incerti su alcuni aspetti,ma in tutta onestà in lui ho visto molto dell’Edward Cullen di Twilight(bellissimo,iperprotettivo,dolce,romantico,con il sorriso sghembo … le allaccia le scarpe,le apre lo sportello della macchina con uno scatto da centometrista,la cura … ehm … lasciatemi sospirare per un po’). La prosa è semplice,ma di grande effetto. In grado di incollare il lettore senza che quest’ultimo se ne renda conto. E sono anche rimasta affascinata dalla capacità descrittiva della Hodkin così ricca di dettagli che è in grado di trascinarti in quella stanza e vedere ogni cosa così come è. I personaggi secondari sono comunque ben caratterizzati. La famiglia di lei in modo particolare(lasciando quella di lui un po’ in disparte). Troviamo l’amore incondizionato dei fratelli di Mara(Daniel e Joseph),quello della madre e del padre . Ma troviamo anche i cattivi di turno come Anna,Aiden Davis,Jude e persino l’amico delle ripetizioni ingiustamente cacciato per non parlare poi di Rachel,l’amica del cuore di Mara morta all’inizio della storia. Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo. Non solo è un ottimo thriller,ma anche una tenera storia d’amore che trema all’idea di sbocciare. Quattro stelline.

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