sabato 21 luglio 2012
Ventinovesima recensione per Il gioiello di Atlantide di Gena Showalter. TRAMA: Grayson James, agente segreto in missione nel Regno di Atlantide, deve rintracciare il Gioiello di Dunamis, un potente talismano che garantisce a chiunque lo possiede immensi poteri e la vittoria su tutti i nemici. Per impedire che cada nelle mani sbagliate è autorizzato persino a distruggerlo. Ciò che non immagina, è che si tratta di una donna, bellissima, appassionata e sensuale. E quando lo scopre, si rende conto che distruggerla è l'ultimo dei suoi desideri.
Secondo volume della serie Atlantis. Se devo essere onesta questo libro non somiglia molto al precedente. Almeno all’inizio dato che presenta il personaggio maschile come un uomo che lavora per l’OBI,una specie di agenzia specializzata in missioni su altri mondi. Grayson è alla ricerca del gioiello di Dunamis,un oggetto in grado di predire il futuro e sconfiggere qualsiasi esercito. E’ questo il filo conduttore che porta Grayson ad incontrare Jewel(bella,ironica,sensuale) ,una donna prigioniera che con la sua voce è stata in grado di portarlo a sé. Convincendolo a liberarla gli promette di portarlo al luogo dove è custodito il gioiello che in realtà è lei. Durante il loro peregrinare scoppia la passione che come sempre la Showalter sa rendere intensa e travolgente. Entrambi i protagonisti sono ben centrati,forti,azzeccati. L’ambientazione è ricca di fascino e di colori,la gamma emotiva è notevole,le specie sono tante (ninfi,sirene,vampiri,demoni,centauri,arpie). La scrittura è sempre scorrevole come il volume precedente. Solo nell’ultima parte ritroveremo gli uomini drago. Tre stelline.
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