lunedì 16 luglio 2012

Ventiduesima recensione per Il signore della notte di Maggie Shayne. TRAMA: Quando Morgan DeSilva trova degli antichi diari nella soffitta di una vecchia villa, si trova catapultata nell'affascinante mondo di Dante, uno scrittore geniale ma evidentemente folle, convinto di essere un vampiro. Per lei, aspirante sceneggiatrice, portare sul grande schermo quella storia cupa e misteriosa è un colpo di fortuna, ma una volta diventata ricca e famosa la sua salute mentale inizia a vacillare. Quel bellissimo vampiro popola i suoi sogni ogni notte, le fantasie erotiche di cui è protagonista sono così vivide che la mattina, svegliandosi, Morgan riesce a vederne i segni sul collo. E la sensazione che la vita le venga risucchiata lentamente dal corpo si fa sempre più intensa, quasi come se ciò che accade fosse davvero reale... In questo nuovo romanzo vengono accantonati i personaggi delle storie precedenti e nascono due nuove relazioni. La prima fra Morgan da Silva e Dante un vampiro millenario,la seconda fra Max,un’investigatrice informatica e Lou ,un poliziotto. La Shayne racconta entrambe le vicende attraverso diversi personaggi,ma riesce ugualmente a creare un ottimo intreccio. Solo che è Morgan e Dante ad avere il predominio sul romanzo,mentre Max e Lou fanno da contorno e finiscono per venire usati come tappabuchi. Come sempre interviene il DPI a creare scompiglio nella vita dei vampiri,in particolar modo di quella di Dante. Che dire di lui?La Shayne lo presenta come un’anima in pena,cupo,ripudiato dalla famiglia e non in cerca dell’ amore,perché quando lo trova cerca di negarlo perfino con sé stesso. Se devo essere onesta non ho capito come fa a innamorarsi di Morgan,ma … come dire? E’ un romanzo e con una buona dose di fantasia si può tutto. Morgan invece è una fanciulla orfana,sola che grazie ad un amico del padre si trasferirà nel Maine,in una casa dove troverà dei diari in cui ,la persona che li ha scritti crede di essere un vampiro. Morgan li trova ottimi come spunto per una sceneggiatura. Ma romantica come è si innamora del personaggio e questo ci fa capire che anche lei con la testa non è così a posto come vuole far credere. L’altra figura femminile è Max,una donna,intuitiva,piena di coraggio,una scavezzacollo. Davvero più interessante dell’altro personaggio. Le scene sono ben descritte,soprattutto nella parte iniziale,con una scrittura fluida e leggera. Ma la storia manza di sostanza e questo la penalizza. Due stelline.

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