martedì 24 luglio 2012

Trentacinquesima recensione per Lady Moon di Annette Curtis Klause. TRAMA: Vivian Gandillion ha sedici anni e vive in una famiglia non del tutto ‘normale’. E di sicuro non è semplice comportarsi come se niente fosse quando sei un licantropo. A Vivian piace il brivido della trasformazione, il dolore dolce e crudele che l’accompagna. Lei è talmente bella che tutti i suoi coetanei pendono dalle sue labbra. Ma il suo problema è che nulla riesce a farle superare la perdita del padre: ora che lui è scomparso, il branco è rimasto senza un capo. Vivian vorrebbe una vita normale. Ma un licantropo può davvero conoscere la normalità? Poi Vivian si innamora di un umano, Aiden, ‘un ragazzo in carne e ossa‘ come lo chiamano i suoi. È gentile e premuroso, niente a che vedere con i giovani del suo branco. Vivian sente di aver trovato quello giusto, crede di potergli rivelare la propria natura senza paura di vederlo fuggire a gambe levate. Ma quando un omicidio efferato sconvolge ancora una volta gli equilibri del branco, Vivian si ritrova di fronte a un bivio. In bilico fra due mondi, si sente estranea a entrambi. Chi o cos’è veramente? Qual è la sua vera natura? Sceglierà il sapore dei baci di Aiden o quello ancora più dolce del sangue? Young adult che non mi ha piacevolmente colpita. Per buona parte della storia la noia regna sovrana. I personaggi sembrano insignificanti e privi di spessore. Poi verso la fine tutto sembra prendere vita,l’azione prende il sopravvento e i protagonisti acquistano carattere stravolgendo completamente l’idea di partenza che mi ero fatta. Non ho molto amato il personaggio centrale. Vivian Gandillion. Sedicenne figlia del un capobranco dei licantropi e orgogliosa di appartenere a questa potente razza. Sembra essere stata creata per infastidire il lettore con il suo egocentrismo smodato,la sua impulsività e la sua strafottenza. Fino alla nausea viene detto che è bella,che veste abiti attillati,che attira i ragazzi. Di lei è invaghito Gabriel ,maschio alfa che la vuole come compagna e che nella parte finale del romanzo acquisterà più carattere fino a diventare forse il personaggio più convincente. Morto il padre, Vivian si trasferisce e incontra Aiden, un ragazzo completamente diverso da quelli appartenenti al suo mondo. Lui è dolce e si prende cura di lei. Vivian comincia a credere di poterlo amare lasciandolo all’oscuro della sua doppia vita. Ma una nuova morte cambierà tutto e Vivian dubiterà di sé stessa rimanendo in bilico tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere fino a raggiungere la consapevolezza che la sua natura di licantropo, selvaggia e sensuale, è impossibile da contrastare. Unica nota positiva di tutte queste pagine scritte in un linguaggio semplice, è che abbiamo sotto mano un libro autoconclusivo,cosa che in questi ultimi tempi è un vero miracolo. In tutta onestà mi è piaciuto molto di più il film che ne è stato tratto: Blood and chocolate. Il finale è diverso,ma senz’altro migliore. Due stelline.

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