martedì 10 luglio 2012
Quindicesima recensione per Profezia dell’anima di Eve Silver. TRAMA: Lokan Krayl è vivo, il suo corpo si è ricongiunto all'anima che gli era stata sottratta. Ora, per scoprire chi lo ha ucciso e perché, deve fuggire dagli Inferi, e c'è un solo modo per farlo: varcare i Dodici Cancelli di Osiride, il suo eterno nemico. E per farlo ha bisogno di Bryn, la guida mandata dai suoi fratelli. Un baratro di menzogne e verità taciute li divide, eppure quella donna seducente e bellissima suscita in lui un desiderio travolgente e inspiegabile che nemmeno il tempo ha saputo spegnere. Ma come può mettere il proprio destino e quello del mondo mortale e immortale nelle mani dell'unica persona di cui non può fidarsi?
Quarto volume della serie Otherkin. Questo libro è leggermente diverso dal precedente. Troviamo un iniziale flashback a Miami,sette anni prima dove si dipana la storia d’amore fra Lokan e Bryn e più avanti si incastrano le storie degli altri fratelli che vanno a concludersi in un finale ben congeniato. Ovviamente abbiamo il punto di vista di entrambi i personaggi principali e questo facilita la possibilità del capirli meglio. Scopriamo come Lokan è diventato padre e il perché Bryn lo ha tenuto a distanza. La storia d’amore fra i protagonisti pecca un po’ di passione,nel senso che è meno forte delle precedenti ma non per questo meno interessante,anzi per dirla tutta sembra più reale. Il personaggio di Lokan acquista più punteggio perché a differenza dei fratelli lui ha già una famiglia,è padre,a modo suo compagno e quindi completo come un uomo dovrebbe essere. Forse è per questo che ha conquistato il primo posto nella mia graduatoria dei fratelli Krayl pur non disdegnando Dagan o Malthus. Unica pecca sul finale,la rapidità della conclusione con una punizione che non è nemmeno tale,un buonismo divino che non avrei mai creduto possibile e lo scontro tanto temuto con Sutekh nemmeno c’è. Mi sa di tirato per i capelli. Comunque una saga imperdibile per le amanti del romance. Tre stelline.
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