sabato 21 luglio 2012

Ventottesima recensione per Il libro di Jade di Lena Valenti. TRAMA: Caleb è un uomo tormentato. Un Vanir, un essere immortale creato dagli dèi per proteggere gli umani da qualsiasi minaccia e dagli esseri accecati di sangue e potere. Ora è a Barcellona, con lo scopo di smascherare l’organizzazione che da anni perseguita e uccide quelli della sua stirpe. Ma è anche in cerca di vendetta, e il suo obiettivo principale è rapire Aileen, la figlia dello scienziato che sta usando i corpi della sua gente per esperimenti dolorosi e mortali. E lei dovrà dargli le risposte che cerca se vorrà sopravvivere. Ma Caleb non ha fatto i conti con il destino. Non può immaginare che la ragazza diventerà la sua più grande fonte di sensuale perdizione... Aileen ha una vita normale, senza grandi scosse; ma quando viene rapita dall’affascinante e terribile Caleb, viene trascinata in un mondo del quale non sospetta l’esistenza: un mondo fatto di magia e rituali sacri, di legami scritti nel destino e di una sensualità che va oltre ogni umana immaginazione. Lasciarsi andare non è mai stato così facile... Comincio col dire che questo romanzo non mi ha particolarmente colpita o entusiasmata. Il fatto è che mi ha ricordato vagamente i principi carpaziani della Feehan. Hanno pressappoco le stesse caratteristiche. E’ vero che la mitologia di base cambia molto ed è piuttosto complessa. Ci sono chiari riferimenti celtico-gaelici un po’ ovunque. L’idea di base riprende un po’ la storia degli dei nordici con Odino e la sua discendenza che hanno dato vita a due distinte razze: - Vanir dotati di bellezza, sensualità,virilità e poteri come volare,telepatia e telecinesi,ma vittime di una specie di maledizione per la quale si sazieranno del sangue solo trovando la loro caraid (anima gemella),se ciò non avviene con il tempo diventano nosferatu - Berserker(ibridati con gli umani danno origine ai lupoidi che sono i cattivi) Entrambe votate alla protezione degli esseri umani. I nostri protagonisti appartengono alle due razze. Aileen è una berserker e Caleb un vanir. Durante la storia scopriremo che Aileen è un incrocio delle due razze e per questo può stare alla luce diretta del sole ed è l’unica che permetterà di spiegarne geneticamente il motivo. Quindi la vogliono. La storia d’amore ,soprattutto nella prima parte mi è sembrata a dir poco cruda. Caled ,freddo e implacabile in pratica la violenta e non è certo un bell’inizio. Ma trovo ridicolo il sentimentalismo da cui viene colpito dopo,quando realizza che è la sua caraid. Spunto una lancia a favore della caratterizzazione dei personaggi. Si capisce chiaro e tondo il loro stato emotivo e quindi la loro personalità. Ciò non toglie che non mi hanno trasmesso niente. Un libro di notevoli dimensioni,ma pesante nella seconda parte dove in pratica il rapporto fra i due è un continuo battibecco sempre intervallato da scene di sesso davvero poco coerenti con la situazione. La prima parte invece straripa di azione. Direi quindi che tutte queste pagine non sono ben bilanciate e non danno al romanzo la scorrevolezza che mi aspettavo. La scrittura è senz’altro buona e molto descrittiva,ma la ripetitività di tante situazioni sbiadisce la bellezza della storia che si riduce ad un volume gigantesco di cui non ne salverei nemmeno la metà. Due stelline.

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