giovedì 19 luglio 2012

Ventiseiesima recensione per Il richiamo delle tenebre di Rhyannon Byrd. TRAMA: Saige Buchanan ha il dono di vedere la storia degli oggetti che tocca. E quando trova il secondo Marcatore Nero nelle foreste del Brasile, capisce che è arrivato il momento di affrontare gli acerrimi nemici della sua specie. Per vincere, però, deve liberare il proprio oscuro potere, e l'unico in grado di aiutarla è Michael Quinn, l'affascinante mutaforma che con la sua virile avvenenza suscita in lei una passione irrefrenabile. Ma nonostante l'attrazione che divampa tra loro, lui si rifiuta di saziare la fame del merrick che si sta risvegliando dentro di lei. Perché così facendo distruggerebbe la sua innocenza, legandola a sé per sempre. Anche se Saige non desidera altro. Secondo volume della Byrd che non raggiunge lontanamente l’attrattiva del primo. Saige è la sorella del protagonista della storia precedente. Il suo personaggio è difficile da accettare. E’ una vergine che non appena conosce Michael non vede l’ora di darsi alla pazza gioia. Davvero inverosimile. Michael è una nuova razza diversa dal merrick. Ci viene presentato come un tipo duro che mostra indifferenza quando in realtà non è così. La Byrd ci parla attraverso i pensieri di entrambi mostrandoci il loro punto di vista. C’è una buona dose di azione e scene di medio contenuto erotico. Ma ho trovato la trama meno coinvolgente e i personaggi meno interessanti,quasi banali. Il libro di per sé è scorrevole,ma niente di eccezionale. Una lettura da ombrellone che non mi stimola nemmeno ad una vera e propria recensione. Due stelline

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