domenica 22 luglio 2012
Trentaduesima recensione per Devil’s kiss di Sarwat Chadda. TRAMA: Billi Sangreal non è un’adolescente qualunque, ma l’unica ragazza ammessa nell’Ordine dei Templari. Nel segreto più assoluto viene addestrata a combattere come uno spietato guerriero, ma un giorno conosce il seducente Mike e s’innamora di lui. Baciarlo si rivela però un errore fatale: Mike è in realtà il rinnegato arcangelo Gabriele, che con quel bacio demoniaco l’ha assoggettata alla propria volontà per arrivare all’ultimo tesoro dell’Ordine, uno specchio capace di evocare e dominare le creature sovrannaturali. Intanto a Londra una misteriosa malattia sta colpendo i bambini. In un’inesorabile corsa contro il tempo, Billi dovrà trovare l’unica arma capace di uccidere gli angeli e scongiurare un eccidio di proporzioni bibliche, ma anche la forza necessaria a compiere un estremo e atroce sacrificio.
Primo romanzo di una trilogia che potrebbe anche piacere al genere maschile. Leggendo la trama avevo pensato si trattasse di una storia d’amore e invece ci sono caduta alla grande. E’ una storia molto cupa che non mi ha particolarmente colpita. L’ho trovato piuttosto pesante soprattutto nella prima parte con tutto la solfa dei Templari. Unica nota positiva è il personaggio principale che è una ragazza nelle vesti di una combattente ,non per suo volere. Bilqius SanGreal che insieme agli altri Templari si confronta contro il mondo delle tenebre. All’inizio credevo fosse ambientato nel passato,visto l’argomento,in realtà non è così. Questi guerrieri si sono creati uno spaccato nella vita quotidiana di Londra e nell’ombra combattono il male. Scene sanguinarie ed esorcismi sono all’ordine del giorno. E Gabriel,l’angelo,con un suo macchinoso piano ,seminerà morte e distruzione attraverso Bilqius. La ragazza infatti , sofferente per la mancanza di affetto del padre e per il rapporto con l’amico Kay(oracolo dei Templari) sarà un bersaglio facile e per colpa sua ,molti dei suoi compagni verranno uccisi. La seconda parte del libro invece mi ha colpita dal punto di vista dell’azione e dei combattimenti ,davvero ben descritti e con una punta di horror che non è affatto male. Ma nel complesso ho trovato un libro lento e non di facile comprensione fino al gran finale dove vengono scoperte tutte le carte ed ogni cosa comincia ad avere un senso. I personaggi sono ,a parte Bilqius ,di poco spessore,appena caratterizzati e questo a contribuito a spegnere il mio interesse verso la storia che di per sé aveva buoni spunti per trasformasi in un ottimo lavoro. Due stelline.
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